Cause e conseguenze dei trigliceridi alti

trigliceridi alti

Sai cosa sono i trigliceridi? Se ne sente parlare molto quando si tratta di nutrizione. Sono essenzialmente grassi o lipidi che si trovano negli alimenti. Hanno una struttura che ricorda una E maiuscola, in quanto sono formati da una molecola di glicerolo e tre di acidi grassi.

Essi possono essere semplici o misti. Il primo tipo presenta tutti e tre gli acidi grassi uguali, il secondo invece ha uno o più acidi grassi diversi dai rimanenti.

A cosa servono i trigliceridi

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I trigliceridi vanno a formare il tanto temuto tessuto adiposo. In realtà, quando non si presenta in quantità incontrollate, è molto utile per fare da scorta di energia per il corpo quando è a digiuno.

Attraverso gli acidi grassi dei trigliceridi, infatti, l’organismo produce e consuma chilocalorie, essenziali per qualsiasi attività umana.

I trigliceridi alti

Spesso si parla di trigliceridi alti, da tenere sotto controllo. Di solito nel sangue sono presenti naturalmente tra 50 e 150 mg/dl di trigliceridi. Valori tra 150 e 199 mg/dl sono preoccupanti, ma se superano queste cifre si possono presentare molti problemi per la salute.

Le conseguenze dei trigliceridi alti sono diverse: essi possono causare malattie cardiovascolari. Di solito l’elevata presenza di questi acidi grassi è associata anche al colesterolo alto

Ma perché alcune persone soffrono di trigliceridi alti? Le cause sono da ricercare nelle abitudini alimentari e negli stili di vita:

  • un’alimentazione poco controllata e piena di grassi
  • ingestione di zuccheri semplici contenuti in merendine, bibite, ma anche nella frutta
  • abuso di alcool e fumo
  • poca attività fisica.

Inoltre, sembra che alcune patologie come l’ipertensione arteriosa portino a una maggiore presenza di trigliceridi nel sangue.

Come abbassare il livello di trigliceridi con la dieta

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Quindi come si fa a tenere sotto controllo i trigliceridi attraverso l’alimentazione? Innanzitutto, è bene abbassare il peso corporeo con una dieta povera di grassi e ipocalorica

I grassi assunti devono coprire solo il 30% del fabbisogno quotidiano di calorie totali. Di questi, i grassi saturi devono essere solo il 10%. Bisogna poi evitare quegli alimenti ricchi di colesterolo cattivo come formaggi, insaccati, fritti o crostacei.

Per quanto riguarda i carboidrati, è bene concentrarsi su quelli di origine vegetale, contenuti in alimenti ricchi di fibre come legumi e cereali. Da evitare invece quelli semplici che si trovano nelle merendine o anche nella frutta, in quanto tendono ad aumentare la sintesi dei trigliceridi.

Ovviamente, è bene limitarsi con l’assunzione di alcool ed è meglio smettere di fumare. Queste due iniziative sono già di grande impatto sulla circolazione sanguigna.

L’attività fisica è fondamentale in quanto aiuta a metabolizzare meglio i grassi. Aiuta inoltre a perdere peso e a migliorare la circolazione sanguigna. Non serve fare chissà quale sport in modo intensivo: basta una bella camminata a passo sostenuto ogni giorno o anche solo andare in bicicletta al lavoro.

Assumendo queste abitudini, si nota fin da subito un sostanziale abbassamento dei trigliceridi ai primi esami del sangue e ci si allontana dal rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.

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